martedì 24 dicembre 2013

25 Dicembre 2013 – Natale del Signore


«È NATO PER NOI UN SALVATORE!»
Tutti noi siamo nati in una regione, in un certo paese, di cui assimiliamo le tradizioni, i modi di pensare, le consuetudini e le abitudini; viviamo in un tempo e in una cultura ben precisi.
Siamo figli di nostro padre e di nostra madre: il loro modo di pensare e di essere è in noi; non solo assomigliamo loro fisicamente, ma anche affettivamente; ci portiamo dentro la loro mentalità.
Noi insomma non nasciamo “liberi”: nasciamo legati, condizionati da chi ci precede.
Ma noi siamo anche e soprattutto figli di Dio: questa è la nostra origine più vera e più profonda.
L’incontro con Gesù, di cui ricordiamo oggi la nascita terrena, ci chiede di rompere con alcune di queste tradizioni, ci chiede di diventare uomini nuovi, diversi, ad immagine sua.
Questa è la nostra chiamata profonda: diventare figli di Dio, della Vita, dell'Amore, diventare ciò che possiamo e dobbiamo essere.
“Realizzarsi” significa infatti diventare se stessi; significa sviluppare quel seme che Dio ha posto dentro di noi.
Natale quindi è nascerci, partorirci, far nascere l’infinito e il divino che ci abita.
Come dobbiamo fare? Ascoltando la voce di Dio, i suoi consigli.
Dio ci parla sempre, continuamente.
Ogni giorno Dio ha qualcosa da dirci, un messaggio da trasmetterci. E lo fa sempre attraverso ciò che ci circonda: persone, incontri, situazioni, eventi, circostanze, esperienze.
Molti dicono: “Dio non mi parla mai!”. Falso. Dio ci parla in tutti i modi possibili, di giorno, di notte, sempre. Cosa deve fare ancora di più Dio per farsi ascoltare? Siamo noi che dobbiamo prestargli un po’ più di attenzione. Sono i suoi continui input che necessitano da parte nostra, accoglienza, apertura, sensibilità; altrimenti i suoi messaggi non vengono letti, non vengono accolti, non vengono recepiti.
Per questo è importante saper ascoltare, fermarci, fare silenzio; dobbiamo darci l’opportunità, l’occasione per poter sentire, per poterci sentire, per poterLo sentire.
Meditiamo il Vangelo, la sua Parola.
Fermiamoci ad ascoltarlo, umilmente e attentamente.
In questo modo la sua voce ci arriverà nitida e inconfondibile.

UN SERENO NATALE A TUTTI!

 

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